"Numquam est tam male Siculis,
qui aliquis facete et comode dicant"

(Qualunque cosa possa accadere ai Siciliani,
essi lo commenteranno con una battuta di spirito)

Cicerone

20 novembre 2014

MOSTARDA DI FICHI D'INDIA




Sicilia terra di suli e di fichi d'india, a me piace molto la mostarda di fichi d'india .
Il procedimento è un pò laborioso ma il risultato è garantito .
Il periodo migliore per la raccolta dei fichi d’india è le prime due settimane del mese di Agosto. Per evitare che volino spine pericolose nell'aria, raccogliere i fichi al mattino presto quando ancora la pianta è umida di rugiada o dopo un acquazzone e quando non c'è vento.


MOSTARDA DI FICHI D’INDIA

Ingredienti:

Fichi d’india                                         ~ 130.
Mandorle tostate (con tutta la buccia)       300 gr.
Scorza di un’arancia (essiccata e tostata).
Chiodi di garofano                                ~ 10.
Cannella in polvere.
Farina 00                                            1000 gr.
Sciroppo di carrube (facoltativo)             8 cucchiai.



Procedimento:

  • Sbucciare i fichi d’india, metterli in una pentola frantumandoli con le mani. A fuoco lento portare la poltiglia ottenuta all’ebollizione mescolando continuamente. Spegnere il fuoco quando il volume diminuisce di circa 1/3.
  • Fare raffreddare e passare il composto al setaccio. Prima di buttare i semi che restano nel setaccio strizzarli a mano.
  • Con un macinacaffé tritare finemente i chiodi di garofano con la scorza di arancia e circa quattro cucchiai di farina 00.
  • Con un tritatutto macinare grossolanamente le mandorle. Separare con un setaccio le mandorle a pezzi più grossi da quelle più piccole.
  • Unire le mandorle macinate più finemente con il composto di chiodi di garofano, scorza d’arancia e farina 00.
  • Pesare il succo di fichi d’india setacciato e preparare 150 grammi di farina per ogni chilogrammo di succo (con 130 fichi d’india si otterranno circa 3500 grammi di succo).
  • Unire lentamente la farina al succo mescolando continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi e aggiungere lo sciroppo di carrube.
  • A fuoco lento portare all’ebollizione mescolando continuamente. (Per vedere se la cottura è giusta, versarne un po’ in un piatto e vedere se si stacca appena si sarà raffreddata). Unire la metà delle mandorle tostate triturate a pezzi più grossi.
  • La mostarda può essere consumata prima che indurisca come dolce al cucchiaio. In questo caso versare in piatti bagnati, spolverare la superficie con la cannella in polvere e con  la rimanente metà delle mandorle tostate triturate a pezzi più grossi miscelata con il composto di mandorle macinate finemente, chiodi di garofano, scorza di arancia e farina 00.
  • Se invece si preferisce dura, versare il composto in formine di terracotta, spolverare la superficie con la cannella in polvere e con  la rimanente metà delle mandorle tostate triturate a pezzi più grossi miscelata con il composto di mandorle macinate finemente, chiodi di garofano, scorza di arancia e farina 00. Lasciarlo nelle formine per 24 ore poi sformarlo mettere su un tagliere ed essiccare al sole per 2 giorni circa. 
CURIOSITA':

I pezzi essiccati si ricopriranno di una polvere biancastra che non è muffa ma cristalli di fruttosio. Conservare in un luogo asciutto e consumare nel periodo natalizio.

Buon appetito 
Zagara


2 commenti:

Sonia ha detto...

mi vergogno..ma non l'ho mai mangiata! e di fichi ne ho tanti davanti casa di mia mamma! glielo devo dire così la prossima volta si organizza e prepara questa delizia, grazie! baci

Adele ha detto...

Ottimo, proverò appena possibile grazie poi ti aggiorno sul risultato !

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