Questa ricetta l'avevo già proposta qui anni fa quando avevo da poco iniziato la mia avventura con il blog, ma ai tempi non avevo il mio importantissimo aiuto in cucina, Giorgio qui sotto in foto.
Così Fabiola con il suo contest mi ha dato l'idea e lo spunto affinchè migliorassi la mia ricetta sia nell'espozione che nelle immagini almeno spero.
L'arancino in siciliano arancina o arancinu è una specialità della cucina siciliana.
Nella parte occidentale dell'isola questa specialità è conosciuta con la denominazione al femminile: "arancina" mentre nella parte orientale è nota come "arancino". Secondo lo scrittore Gaetano Basile la pietanza dovrebbe essere indicata al femminile, in quanto il nome deriverebbe dal frutto dell'arancio, l'arancia appunto, che in lingua italiana è al femminile. Tuttavia in siciliano la declinazione al femminile dei frutti non è frequente quanto in italiano, e nel caso specifico l'arancia viene detta aranciu.
L'arancino sembra essere stato importato dagli arabi che erano soliti mangiare riso e zafferano condito con erbe e carne. L'invenzione della panatura nella tradizione viene spesso fatta risalire alla corte di Federico II, quando si cercava un modo per recare con sé la pietanza in viaggi e battute di caccia. La panatura croccante, infatti, assicurava un'ottima conservazione del riso e del condimento, oltre ad una migliore trasportabilità. Può darsi quindi che, inizialmente, l'arancino si sia caratterizzato come cibo da asporto, possibilmente anche per il lavoro in campagna.
Ingredienti :
1kg di riso del tipo originario
1 cipolletta fresca
6 cucchiai di olio di oliva
2 lt di brodo di carne
2 bustine di zafferano
Ragù di carne con piselli
200 g di formaggio tipo caciotta
olio di semi di girasole per friggere
Per la panatura:
Farina di grano duro
Acqua
Pangrattato
Procedimento:
Preparate il ragù di carne e piselli, secondo la vostra ricetta preferita che in ogni caso non deve essere liquido ma abbastanza concentrato.
Soffriggere la cipolletta e unire il riso facendolo tostare per circa 5 minuti rimescolando, proprio come fa il mio aiutante nella foto sopra. Togliete un bicchiere di brodo dai due litri previsti che vi servirà per sciogliervi lo zafferano. Unire il brodo un pò alla volta fino a far cuocere il riso. Poco prima della cottura aggiungere il bicchiere di brodo con lo zafferano e quando il riso lo assorbe salate se occorre e spegnete.
Stendete il riso su una superfice allargandolo con un cucchiaio per farlo raffreddare.
Preparate la pastella:
In una ciotola larga unite 300 g di farina di grano duro e 150 ml di acqua e formate una pastella che abbia la stessa consistenza della besciamella.
Con il riso formate un nido nel palmo della mano riempite di ragù e unite il formaggio tagliato a cubetti. con l'altra mano prendete un'altro pò di riso e adagiatelo sul nido pressate e chiudete formando una palla. Passate gli arancini così formati prima nella pastella e poi nel pangrattato compattandoli bene.
Friggete gli arancini immergendoli completamente nell'olio di semi.
Un caro saluto dalla mia cucina
Zagara